Micro-traumi dentali
Un detto latino recita “Gutta cavat lapidem”, cioè “La goccia scava la pietra”, anche una goccia d’acqua col tempo è capace di sgretolare la pietra. Allora tanto più un dente (il cui smalto è la parte più dura del corpo umano!) contro un altro dente, è ben capace di “scavarlo”, di abraderlo.
Mentre però l’abrasione può essere nei limiti della fisiologia, un dente sottoposto a micro-traumi persistenti può andare incontro a molto altro: scheggiature, fratture, carie, perdita d’osso alveolare e formazione di tasche gengivali, dolori capaci di diffondersi dai denti ai muscoli masticatori; e anche dolori o dolenzie a distanza, al collo, alle spalle, alle braccia, persino a una gamba e a una caviglia.
Inoltre la postura della mandibola può essere alterata anche da piccoli contatti disfunzionali, che possono riflettersi sul cervello.
Samuel John Porter Gnatologo, studio a Formia via Tommaso Costa