Cosa è l’Alvo?
Parola medica per indagare “Come vai di corpo?”.
Ora, nella quotidianità professionale, ogni tanto ne sento delle “belle”. Qualche paziente considera “normale” liberare gli intestini ogni due-tre giorni. E’ assurdo!
C’è una nozione assai semplice riportata in tutti i testi di Fisiologia Umana, studiati nelle facoltà di Medicina e di Odontoiatria: dopo ogni pasto principale, ad opera del riflesso nervoso “gastro-colico”, si libera l’alvo (si defeca, e senza fatica!).
Chi non ha questo ritmo liberatorio, dovrebbe seriamente indagare le cause che non approfondisco qui, ma la prima contromisura da adottare è una alimentazione corretta.
Buona digestione
In modo molto sintetico e scarno, dovremmo nutrirci di molte verdure crude e cotte, pochi carboidrati (preferibilmente granaglie biologiche, come riso integrale, miglio decorticato, orzo mondo, farro, ecc …), un po’ di proteine animali (una porzione di pesce e una di carne, e una o due uova a settimana sono più che sufficienti per un adulto tra i 25 e i 55 anni), ma anche dai vegetali (leguminose, non troppe).
Ai pasti bere poca acqua, ma masticare molto bene i cibi insalivandoli molto bene; e ingoiandoli solo quando sono quasi liquidi. Frutta moderatamente e lontano dai pasti almeno tre ore (oppure come antipasto mezz’ora prima del pasto).
Ricordarsi di bere acqua fuori dai pasti: sarebbe ottimo iniziare la giornata, appena svegli, con uno o due bicchieri d’acqua. E terminare la giornata bevendo uno o due bicchieri prima di coricarci per il sonno notturno.
Se quanto sopra non ridà un alvo efficiente, consiglio vivamente una visita da medico chirurgo che possa consigliare una dieta alimentare individualizzata come medicina (ricordiamo che Ippocrate diceva “Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo”).
Sono consigliati enteroclismi per pulire l’intestino o anche l’idrocolonterapia. Ma, ripeto, consultate un medico chirurgo di vostra fiducia.
Non potete vivere bene senza un alvo regolare.